Il servizio nel mondo del colore è fondamentale.
Anzi: colore e servizio sono due elementi che a volte si identificano, perché sono tipiche sia la necessità di avere numerose campionature colore in cantiere in tempi strettissimi sia la frammentazione della consegna (il committente o il direttore lavori in genere non ritira tutto il colore in una volta). Questi due fattori implicano la necessità di avere una “fabbrica del colore” decentrata rispetto all’azienda produttrice, perché l’interlocutore deve andare dal rivenditore e poter essere soddisfatto in queste due primarie esigenze: avere un servizio sulla scelta colore e avere un servizio sulla consegna del materiale.
Questo approccio è molto diffuso nei colorifici, ma non altrettanto tra i rivenditori di materiali edili, che anche quando trattano il colore ordinano la tinta finita. Anche tra loro però c’è una sempre più diffusa schiera di persone lungimiranti, che non solo si occupano di finiture di facciata (il complemento logico del loro business), ma introducono anche nel proprio centro vendita i sistemi tintometrici, sia come completamento gamma, sia per arricchire e rendere efficiente il servizio colore.
Il sistema tintometrico ColorMap nasce per soddisfare questa esigenza: poter rendere più efficiente il rapporto rivenditore/cliente finale nell’offerta di coloriture di facciata. È costituito da macchine dispensatrici di colore, agitatore e soprattutto spettrofotometro e colorimetria strumentale. Con questo sistema qualsiasi tinta in qualsiasi quantità in qualsiasi prodotto può essere formulata, prodotta e consegnata in tempo reale.
Dovendo operare solo su sistemi per facciata, la principale preoccupazione dal punto di vista tecnologico è stata quella di scegliere paste coloranti e pigmenti stabili all’esterno (rispetto ai raggi ultravioletti) e stabili in ambiente basico, come i prodotti a base di silicato di potassio. Questa è la connotazione specifica del sistema Mapei, che, a differenza di molti sistemi tintometrici presenti sul mercato (colorifici tradizionali), utilizza paste coloranti ad alta concentrazione compatibili solo con prodotti all’acqua per soddisfare le esigenze di prestazione dei prodotti per la coloritura delle facciate. A rendere più appetibile l’offerta del sistema tintometrico, lo stesso viene offerto affiancato dall’assistenza tecnica su tutto il territorio nazionale e anche all’estero, tutto compreso (pezzi di ricambio e intervento tecnico), per cinque anni.
Per facilitare la diffusione delle coloriture di facciata, è disponibile anche una mazzetta di colori. Questa soluzione elimina il fastidio di avere una cartella colori eccessivamente personalizzata, favorendo invece un linguaggio di tipo internazionale, in quanto in tutto il mondo è possibile identificare un colore facendo riferimento al sistema NCS.
In passato definire un colore poteva essere un’ardua impresa, come nel caso della descrizione del “Rosso Tiziano” fatta da un anonimo nel Seicento; anche oggi, però, il problema si ripropone, se non si ha a disposizione una cartella colori che connoti scientificamente il colore: provate voi a definire… un verde bandiera, un giallo Milano o un rosa genovese!